MORIA DI PESCI NEL SEVESO – I RISCONTRI DI INDAGINE.

Avevamo un problema in sospeso che riguardava la moria di pesci, verificatasi nel Seveso, lo scorso 6 aprile  https://legambientepadernodugnano.wordpress.com/2019/04/09/moria-di-pesci-nel-seveso/

Dal Distretto Veterinario Rho e Nord Milano abbiamo ricevuto comunicazione che il reperto di laboratorio, relativo agli esami compiuti sui pesci ( barbi,  ghiozzi,  alborelle,  cavedani,  triotti,  savette)  “ non ha rilevato non conformità di natura batteriologica, virologica e anatomopatologica”.

Questa prima indagine effettuata sui pesci non ne spiegava però la morte.

Abbiamo proceduto quindi con un accesso agli atti presso Arpa Lombardia per approfondire.

In sintesi le posizioni degli enti coinvolti:

-Nel report dell’intervento del 6 aprile, la Guardia Ambientale verbalizza una situazione a Paderno di poca acqua, di moria di pesci e colorazione nero violacea dell’acqua con forte odore di fogna,  con l’aggiunta che a Cusano l’acqua era maggiore , sempre violacea e con pesci boccheggianti.

Ami Acque-Cap Holding dichiara di aver “ riscontrato uno sfioro attivo sul collettore di Bovisio Masciago e che, dopo l’intervento con autospurgo, lo sfioro è cessato. Il refluo sfiorato non presenta alcuna colorazione violacea”.

Arpa- Dipartimento di Milano ci ha inviato una relazione molto articolata che ripercorre e analizza le varie fasi e i contributi forniti dai soggetti interessati. La relazione si conclude con l’affermazione “l’anomalia riscontrata nei giorni 6/7 aprile è presumibilmente riconducibile al problema tecnico, tempestivamente risolto, riscontrato da Ami Acque presso lo sfioro n° 1375 a Bovisio Masciago”. Per questa ragione, nel caso in esame “si è deciso di non procedere al campionamento dell’acqua con riserva di procedere successivamente in caso di aggiornamento sull’origine del fenomeno”.

Nei giorni scorsi il Distretto Veterinario di Rho e Nord Milano ci ha inviato, a conclusione di quanto di loro competenza, un ulteriore reperto di analisi che ha escluso la presenza di carbammati (insetticidi) e pesticidi fosforati e clorurati.

Proviamo a tirare qualche conclusione:

-Arpa ha archiviato l’episodio imputando, presumibilmente, la moria dei pesci al problema tecnico dello sfioratore e quindi ai reflui fognari finiti nel Seveso.

-L’esame effettuato sui pesci e trasmessoci dal Distretto Veterinario di Rho e Nord Milano ha però escluso non conformità di natura batteriologica, quindi i pesci non son morti a causa dei reflui fognari.

-Le ultime analisi hanno escluso la presenza di insetticidi e pesticidi.

-La presenza nel Seveso di acqua nero violacea, verbalizzata da tutti i soggetti coinvolti nella vicenda, non è stata indagata.

Il 16 giugno e all’inizio di luglio si sono verificati altri due episodi (sia pure di minor impatto del precedente) di pesci morti nelle acque del Seveso e i dati appena esposti non aiutano a fare chiarezza e a comprenderne le cause.

Tutti i casi considerati si sono verificati dopo eventi di pioggia. C’è una relazione? Forse la poca acqua presente nel Seveso, negli episodi considerati, dipende dall’intervento del deviatore nel canale scolmatore, attivato in presenza di piogge? Potrebbe essere che i pesci muoiono per la poca acqua in cui, in alcune situazioni, si vengono a trovare?  Poca ossigenazione? Però resta senza risposta una domanda fondamentale: cos’era quel liquido nero violaceo?

Abbiamo scritto ad Arpa Lombardia -Dipartimento di Milano e restiamo in attesa di riscontro.

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