Riqualificazione del Seveso

Il Seveso è un torrente, lungo 52 km, che nasce a Cavallasca, nel comune di S. Fermo della Battaglia in provincia di Como. Oggi scorre coperto per quasi 9 km, dal punto in cui inizia la tombinatura in via Ornato a Niguarda fino alla confluenza nel Naviglio della Martesana, anch’esso coperto, in corrispondenza di via Melchiorre Gioia e da qui, attraverso il Redefossi, nel Lambro a Melegnano.

Il Seveso a Niguarda

Il torrente Seveso è uno dei corsi d’acqua più inquinati d’Europa e, a causa dei ritardi nella politica di risanamento della qualità delle acque e quindi del rispetto della legislazione in materia, il nostro Paese è sotto procedimento di infrazione da parte dell’Europa, con il rischio di multe per il mancato rispetto dell’equilibrio ecologico.

Nelle sue acque si riversano, secondo un’indagine della Procura di alcuni anni fa,  circa 1400 scarichi abusivi, un dato questo, contestato da più parti.  Per fare chiarezza definitiva su questo punto,  Regione Lombardia  ha stanziato nel bilancio 2020/2022 l’importo di  100.000 euro per procedere alla loro  georeferenziazione e successiva chiusura.  Le risorse serviranno per incaricare AIPO – congiuntamente con i gestori del Servizio Idrico e la Direzione Generale regionale competente – a costituire un gruppo di lavoro finalizzato al raggiungimento della completa mappatura georeferenziata all’individuazione degli scarichi abusivi. a sigillare quelli   che risulteranno inattivi e a “targare” con apposito contrassegno gli scarichi autorizzati e consentiti.

La cementificazione lungo il suo percorso ha ridotto la permeabilità del terreno, sottraendo al corso d’acqua le sue naturali aree golenali che in presenza di eventi meteorici particolarmente pesanti, a causa anche della immissione nelle fognature delle acque piovane, determina un aumento notevole della portata del torrente, accrescendo  i rischi di ondate di piena che si vanno a scaricare nei quartieri a Nord di Milano con conseguenti danni e inquinamento.

Il Seveso a Bresso

La risposta a queste problematiche da parte delle Istituzioni (Stato, Regione, Area metropolitana e Comune di Milano) è stata la  redazione del “Piano contro il dissesto idrogeologico” che prevede  la realizzazione di vasche di stoccaggio che dovrebbero contenere le ondate di piena in attesa della fine degli eventi metereologici.  Le vasche di laminazione sono previste a: Lentate mc 850.000, Varedo mc. 1.500.000, Paderno Dugnano mc 950.000, Senago mc. 810.000, Bresso mc. 250.000 per un costo complessivo, stimato inizialmente,  di 140 milioni di euro + i costi annui di manutenzione.

Chi affronta il problema delle esondazioni del Seveso non deve dimenticare lo stato delle acque del torrente e che la soluzione non può prescindere da una politica del territorio che garantisca la capacità del terreno di assorbire le acque piovane.

Per sostenere in modo più efficace e coeso soluzioni alternative alle  vasche di laminazione, là dove queste sono contestate dalla popolazione perché ritenute non idonee alla soluzione del problema esondazioni,  si è costituito il Comitato Coordinamento Torrente Seveso, formato da alcuni Circoli Legambiente (tra cui il nostro), associazioni e comitati, che pongono l’accento sulla necessità di porre in essere fin da  subito  una serie di azioni sinergiche:

  • Risanare e pulire il Fiume Seveso eliminando gli scarichi abusivi esistenti
  • Applicare il principio dell’invarianza idraulica, estendendone l’applicabilità anche all’edilizia pubblica e privata esistente e creando  “vasche volano” per la raccolta  ed il recupero dell’acqua piovana evitando così di sovraccaricare il sistema fognario che, in presenza di forti precipitazioni, quando vengono raggiunti i parametri prefissati di inoltro al depuratore, “sfiora” inevitabilmente  nel Seveso.  
  • Completare il raddoppio del canale scolmatore di Nord Ovest  (CSNO), oggi fermo a Palazzolo,  fino ad Abbiategrasso. Questo consentirebbe di deviare nel Ticino eventi di piena del Seveso,  alla condizione indispensabile, però,  che le acque siano pulite.
  • De-impermeabilizzare e rinaturalizzare le sponde del Seveso, attuando interventi di pulizia dell’alveo e di protezione e stabilizzazione dall’erosione delle stesse.
  • Realizzare le aree golenali di Cermenate e del Canturino per una capacità complessiva prevista  di 522.000 mc.

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