LA CONCLUSIONE DELLA VICENDA RE3

Nella recente fase finale della lunga maratona del PGT che, durante il Consiglio Comunale del 9 e 10 Aprile 2025, ha affrontato le controdeduzioni alle Osservazioni presentate, ha trovato spazio solo qualche riferimento frettoloso al “caso della Variante RE3”. Non entriamo nuovamente nei dettagli dei numerosi aspetti che la materia comporta, ma non possiamo accettare, senza commentare, la sintesi fatta nel corso della prima serata, da un esponente della minoranza quando ha affermato che il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso RE3 e ha dato ragione all’Amministrazione di centro destra, giudicando corretto il procedimento attuato.

In realtà, occorre dire, in modo molto sintetico e chiaro, che non era in discussione il “giro di carte”, ma il racconto che della RE3 è stato fatto al T.A.R e in Consiglio di Stato. Per esempio, quando si è parlato di interesse pubblico e di area incolta e abbandonata.

Partiamo dal concetto tanto sbandierato di “indice di perequazione” uguale per tutto il territorio. In realtà l’art. 11 della legge Regionale n° 12/2005 afferma che “la perequazione può essere differenziata per parti di territorio comunale in relazione alle diverse tipologie di interventi previsti”.

Tradotto: se nell’area vicino alla Chiesa di Santa Maria Nascente era previsto di fare il Parco del Seveso (l’interesse pubblico), allora era consentito non aumentare e generalizzare l’indice di perequazione. Peraltro, se si fosse mantenuto l’indice invariato, si sarebbe potuto realizzare ugualmente il Parco del Seveso (sia pure con una superficie un po’ più ridotta) e si sarebbe contemporaneamente salvaguardata e mantenuta la preziosa area verde adiacente al Parco di Via Gorizia, che si è invece preferito definire “area incolta e abbandonata”.

Va ricordato che quest’area per “servizi” è frutto di compensazioni ambientali richieste per l’edificazione di abitazioni nel comparto PEEP5 (Piani Edilizia Economica Popolare nell’ambito di Via Gen. Dalla Chiesa) con il Piano di Zona “ex legge 167”, gestito negli anni ’80 dal CIMEP (Consorzio Intercomunale Milanese per l’Edilizia Popolare).

Quindi NON area incolta e abbandonata, ma un’area a “verde pubblico” della Rete ecologica comunale (VPE), non soggetta a trasformazione urbanistica e successivamente entrata nel Patrimonio indisponibile del Comune, con vincolo di destinazione d’uso trasferito tramite atto notarile dal CIMEP (in liquidazione) al Comune.

Ora invece, la costruzione di 3 nuove palazzine nell’area RE3, genererà nuovo suolo impermeabilizzato, aumento di traffico, come se non bastasse già l’attuale inquinamento locale, a cui si somma quello prodotto dalla vicina autostrada (ex Rho Monza) e dalla ulteriore edificazione residenziale prevista nell’area dismessa “ex_Scaltrini (RE11)”.

Al termine della seconda serata dedicata alle controdeduzioni, si è accennato ad una convenzione Comune/Proprietà che avrebbe impedito all’attuale Amministrazione di poter intervenire per cambiare le cose. Eppure, nella Delibera n°30 del 30/03/2023 si è affermato “ … Bisogna poi ricordare che la convenzione in essere dovrebbe essere modificata per l’avvenuta cessione, nel frattempo, da parte delle proprietà private di una porzione delle aree ad Aipo …” (Agenzia Interregionale per il fiume PO). Una situazione che avrebbe forse dovuto far sospendere la variante RE3 in “corso d’opera” per una nuova valutazione.

Un errore? Un’opzione non esplorata o priva di fondamento?

Inoltre, ci risulta che in questi ultimi anni, l’Amministrazione politica abbia provato ad esplorare altre strade: anche qui riprendiamo un altro passaggio della suddetta Delibera, che invita “…ad intraprendere tutte le vie, in primo luogo quella di favorire una soluzione, anche mediante l’individuazione di altre aree, in via concordata con tutti gli operatori privati, avendone l’Amministrazione individuate alcune molto interessanti e soprattutto per la parte preponderante dei volumi in aree di proprietà dell’Ente e inserite in comparto già urbanizzato; ciò potrebbe rivelarsi anche dal punto di vista degli operatori comunque di interesse, dovendosi aggiungere l’interesse dell’Ente ad una migliore scelta di investimento nelle urbanizzazioni”.

L’iniziativa non risulta aver avuto successo, i motivi non si conoscono e le proposte da noi fatte non sono state tenute in considerazione. Perché? L’interesse dell’Ente che fine ha fatto? Anche le Osservazioni presentate da Legambiente e Restare Umani potevano essere un’occasione per attivarsi.

In conclusione, nonostante il grande impegno profuso, la battaglia sull’ RE3 è stata persa.

Sorge a questo punto una domanda, che è anche una riflessione.

La battaglia l’hanno persa le Associazioni che si sono attivate o l’ha persa la Città di Paderno Dugnano?

E chi ci ha guadagnato? Non certamente l’interesse pubblico.

Di seguito alcune slide di chiarimento, a futura memoria.

Circolo Grugnotorto Legambiente Aps
Restare Umani

M’illumino di meno 2025

Venerdi 21 febbraio 2025 – “M’ILLUMINO DI MENO”– Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili.

E’ un’iniziativa svolta in collaborazione con il Comune https://www.comune.paderno-dugnano.mi.it/millumino-di-meno-xxi-edizione/ con l’obiettivo di sensibilizzare le famiglie sul tema della mobilità sostenibile invitandole ad accompagnare a scuola a piedi o in bici i figli e le figlie, studenti e studentesse delle Scuole Primarie, indossando un capo di abbigliamento con una storia familiare, come segno di attenzione all’impatto ambientale della produzione tessile e alla possibilità di riuso.

All’ingresso di ogni scuola primaria, saranno presenti i volontari di Legambiente che distribuiranno bollini colorati agli alunni che avranno aderito all’invito che l’iniziativa propone.

Tutte le scuole che parteciperanno saranno premiate con una “Buddlejadetta anche la pianta delle farfalle, da piantare nel giardino della scuola. La scuola più virtuosa che avrà raccolto più bollini, verrà premiata con la pianta più grande.

PULIAMO IL MONDO 2024

I primi interventi saranno fatti il giorno 20 Settembre con la scuola primaria Mazzini al Parco Lago Nord e con la scuola primaria Curiel al Parco Gadames e Giardini della Costituzione. Sono azioni che vogliono essere un messaggio, lanciato dai ragazzi delle scuole, che invita tutti ad avere cura e attenzione per l’ambiente che è la nostra casa comune. Sono anche semi che ci auguriamo siano in grado di generare bellezza, rispetto e pace. Tutti i dettagli sono presenti nelle locandine. Seguiranno aggiornamenti sugli ulteriori interventi con altre scuole del nostro territorio, previsti per fine settembre/inizio ottobre.

M’ILLUMINO DI MENO 2024

Anche quest’anno l’appuntamento con “M’Illumino di Meno” 

All’iniziativa organizzata con l’Amministrazione Comunale, i volontari di Legambiente presenti all’entrata delle scuole primarie del comune hanno consegnato i bollini colorati a chi è voluto andare a scuola a PIEDI, in BICI o in MONOPATTINO.

Come al solito i ragazzi hanno partecipato numerosi! Grazie per aver lasciato a casa le auto.

M’ILLUMINO DI MENO 2024

Torna anche quest’anno l’appuntamento con “M’Illumino di Meno” 

Visto che il 16 febbraio 2024 le scuole saranno chiuse per Carnevale, l’iniziativa organizzata con l’Amministrazione Comunale, si terrà venerdì 23 febbraio.

Noi volontari di Legambiente saremo presenti all’entrata delle scuole primarie del comune per consegnare i bollini colorati a chi verrà a scuola a PIEDI, in BICI o in MONOPATTINO.

Lasciate a casa le auto!

Vi aspettiamo numerosi/e,

Le scuole che parteciperanno all’iniziativa riceveranno una Casetta per le Api solitarie e per gli Insetti Impollinatori da collocare nel Giardino dei Semplici, creato l’anno scorso nei giardini delle scuole.

AMBIENTE, INFRASTRUTTURE E MOBILITA’ NEL NORD MILANO | ACHE PUNTO SIAMO?

I circoli Legambiente di Bollate, Cormano, Cusano Milanino, Novate Milanese, Paderno Dugnano e Sesto San Giovanni, promotori dell’incontro pubblico del 04 dicembre scorso con 4 consiglieri delegati di Citta’ Metropolitana, giudicano positivamente gli esiti del confronto. 

E’ stato apprezzato il desiderio e la volonta’ dei consiglieri Caputo, Festa, Griguolo e Mantoan di  interfacciarsi concretamente con il territorio e le sue problematiche.

I temi toccati sono stati diversi e si e’ potuto raccogliere informazioni piu’ puntuali ed aggiornate sugli interventi in corso o previsti nella zona.

E’ un primo passo.

L’auspicio e’ che si possa proseguire il confronto con Citta’ Metropolitana e con le Amministrazioni dei Comuni del territorio per attuare politiche ambientali efficaci.

In piu’ interventi e’ emerso l’auspicio che Citta’ Metropolitana confermi e rafforzi il suo impegno in progetti di sostenibilita’ ambientale in collaborazione con i comuni per arrivare in tempi brevi (mesi e non decenni) a risultati apprezzabili di miglioramento delle condizioni ambientali e quindi anche della salute dei cittadini del Nord Milano.

TEMPO DI INAUGURAZIONI, MA…….

Leggiamo sui giornali locali la notizia tanto attesa di diverse inaugurazioni di infrastrutture locali, previste nei prossimi giorni. Quella dominante e che ha certamente trascinato le altre è l’apertura, finalmente, del transito sul ponte sulla Ferrovia e Seveso che migliora indiscutibilmente la connessione tra due parti del nostro Comune, finora penalizzata fortemente dai passaggi a livello della linea ferroviaria che, in questi anni hanno messo a dura prova la pazienza e resistenza dei cittadini Padernesi. Legate a filo doppio all’apertura del ponte ci sono la messa in servizio della complanare Rho Monza e dello svincolo della Milano Meda. Tutte opere infrastrutturali importanti dal punto di vista viabilistico,  che convergono sulla rotonda di via Battisti e sulle vie strettamente collegate. Tutte opere infrastrutturali importanti che avranno un impatto devastante sul traffico locale e sui parametri della salute in termini di rumore e di inquinamento, con cui saranno chiamati a fare i conti i 3000 abitanti che, loro malgrado, si sono trovati a vivere a pochi metri da queste opere.  Tutte opere infrastrutturali importanti che si sommano alla regina di esse e cioè la “PORCATA”, ossia la Rho Monza a cielo aperto. Peccato che a questa serie concentrata di inaugurazioni, in sordina o no, ne manchi una che non ha il loro valore viabilistico, ma sulla cui importanza ognuno può riflettere. Stiamo parlando, ovviamente, del progetto integrativo di mitigazioni ambientali vere ed importanti, voluto, spiegato in tutte le sedi possibili, sostenuto in tutti modi, da ormai otto lunghi anni, prima dal comitato dell’interramento Rho Monza (CCIRM) e  poi dal Circolo Legambiente di  Paderno Dugnano. Un progetto presentato, apprezzato e condiviso (nelle dichiarazioni) anche dal Ministero delle Infrastrutture che aveva il compito di valutarlo e finanziarlo. Un progetto sottoscritto dalla passata Amministrazione Comunale con una delibera che risale al novembre del 2018, integrata e migliorata da un’altra Delibera dell’Amministrazione attuale del marzo 2022. Un progetto subito da Serravalle che, però, ha avuto la faccia tosta di presenziare alla Triennale di Milano nel 2019, in cui questo progetto dello studio Pan Associati di Milano, da noi promosso e sostenuto, ha vinto il primo premio nella sezione “Recupero dei territori di frangia”.  E a ritirare il premio, oltre a noi e al Dott. Selleri, anche la Serravalle.  Dunque, abbiamo una situazione in cui il Ministero, da sempre, è d’accordo sul progetto perchè in linea con il D.M.  274 di  miglioramento ambientale   e disponibile  al suo finanziamento, Serravalle obtorto collo deve stare al gioco, le Amministrazioni Comunali (quella di prima e quella attuale) sono d’accordo e  nonostante questo e  l’ultima Delibera in materia inviata al Ministero risalga, come detto, al marzo 2022, nel momento in cui si inaugura di tutto,  a destra, a sinistra e al centro (oppure a est, ovest e sud), il fatto che nelle aree destinate alle mitigazioni ambientali, in cui sono previste dune e alberi a pronto effetto, non sia stata portata neanche una carriola di terra, cioè un segnale che oltre all’autostrada ci si debba aspettare anche quel qualcosa che stiamo chiedendo da 8 anni , è una cosa vergognosa. Lo sappiamo benissimo che l’interesse e le priorità di Serravalle sono fare autostrade e non mitigazioni ambientali serie, cioè diverse dalla rosa canina e dal prato all’inglese, però, dopo tutto il percorso fatto, ad un anno e mezzo dall’ultima delibera e con l’assenso (a parole) del Ministero, che avrebbero dovuto mettere la parola fine alla vicenda, ci saremmo aspettati qualcosa di diverso e  concreto anche nella direzione della protezione della nostra salute. Oltretutto avevamo informazioni attendibili che Serravalle aveva acquistato lo scorso autunno, gli alberi a pronto effetto da piantumare in questi mesi. Ma dove?  E cosa dire delle recenti dichiarazioni pubbliche di fonte comunale, secondo cui il contratto di appalto di Serravalle è in scadenza nel mese di dicembre e che le prime piantumazioni saranno effettuate il prossimo autunno?  Forse, conviene iniziare a prevedere di mettere noi, nei nostri balconi, a contrasto dell’inquinamento,  vasi con arbusti di  Viburno, Fotinia, Alloro e Ligustro e chi può, nel proprio giardino (condominiale o no)  Aceri, Bagolari, Frassini, Olmi, Ontani e Tigli.

RE3 | DAL CONSIGLIO DI STATO VIA LIBERA AI PALAZZINARI

La sentenza del Consiglio di Stato, respingendo il ricorso, ha sostanzialmente confermato l’analisi della vicenda solo dal punto di vista della procedura adottata, come aveva fatto del resto anche il T.A.R..

Abbiamo sperato di trovare qualcuno che valutasse la questione nel suo insieme e quindi anche sotto il profilo ambientale, ma non è avvenuto e ne prendiamo atto, ma siamo certi, per fare solo un esempio, che quanto dichiarato nella sentenza “le deduzioni delle parti appellanti in ordine alla funzione di “filtro ecologico” delle aree pubbliche cedute in compensazione si rivelano generiche e in quanto tali inammissibili” sia compreso meglio, nella sua importanza, dai cittadini di Paderno Dugnano più che dai giudici romani.

Non possiamo, comunque, non ribadire che:

  • cementificare in un’area naturale importante è da irresponsabili.
  • avere applicato lo stesso indice di perequazione definito per tutte le aree edificabili del Comune anche alle porzioni di terreno collocate in un’area in cui, per la presenza del rischio Torrente Seveso, non era consentita la costruzione di box interrati o cantine, è stata definita dalla passata Amministrazione un’operazione di equità. Si è aumentata la volumetria, da 2800 mc a 14.734mc, per poi trasferirla in un’area naturale meravigliosa, con funzione di filtro ecologico (dato il traffico locale, destinato oltretutto ad aumentare e la vicinanza della Rho Monza), con l’obiettivo ci è stato detto di dotare Paderno Dugnano di 2 parchi.

Però, quando si costruiscono 3 palazzine, parcheggi, strada di accesso e pista ciclabile, in un’area naturale, un parco si perde (anche se qualcuno ha sempre sostenuto trattarsi di un’area incolta, che in realtà è un vero parco naturale). Il parco di via Gorizia esisteva anche prima (molto malridotto e trascurato sotto la gestione precedente). Le aree sotto il campanile, se si avesse avuto veramente a cuore il parco del Seveso e viste le particolari condizioni e limitazioni citate sopra, non avrebbero dovuto essere coinvolte nell’aumento di volumetria generalizzata e avrebbero potuto essere oggetto di trattativa per la loro acquisizione. Oppure chi avesse voluto comunque edificare, sia pure con tutte le limitazioni e rischi del caso, avrebbe potuto farlo; si sarebbe un po’ ridotta la superficie complessiva a disposizione, ma il Parco del Seveso avrebbe visto ugualmente la sua realizzazione. E dunque la storia dei due parchi?

Via libera, quindi, ai palazzinari? La sentenza del Consiglio di Stato ci conferma tra le righe che la questione è di scelta politica. Non è cosa nuova, lo abbiamo sempre sostenuto anche noi. Abbiamo prestato attenzione a tutte le opzioni possibili, anche sotto il profilo legale, per opporsi e, purtroppo, è andata male. Ma siccome è un problema politico, non possiamo non chiederci, a questo punto, se è tutto finito o c’è ancora qualcosa che l’attuale Amministrazione può fare, prima delle ormai vicine nuove elezioni, considerando che la soluzione della vicenda RE3 era uno dei punti all’ordine del giorno della sua agenda politica.

Nei link sottostanti, per chi vuole, ci sono i vari passaggi della vicenda:

NO2, NO GRAZIE!

Oggi vi vogliamo parlare dei risultati del progetto NO2, NO GRAZIE! nella Città Metropolitan di Milano. Questo progetto ha coinvolto anche il territorio di Paderno Dugnano, dove, alcuni nostri volontari, hanno posizionato 8 provette che per un mese, dal 4 febbraio al 4 marzo, hanno misurato la quantità di biossido di azoto presente nelle zone dove sono state collocate.
Ecco i dati che sono stati raccolti:

  • Via Leonardo Da Vinci angolo Via XXV Aprile: 66 µg/m3
  • Parcheggio Repubblica Cimitero, Viale della Repubblica: 58.1 µg/m3
  • Via Manzoni, 20: 47.3 µg/m3
  • Via Rotondi, 46: 46.2 µg/m3
  • Via Maresciallo Giardino, 8: 44.1 µg/m3
  • Via Bruno Buozzi, 25: 44.1 µg/m3
  • Via Cesare Battisti, 40: 41.9 µg/m3
  • Via Privata Goito, 8: 37.6 µg/m3

Come potete vedere, i livelli di NO2 sono molto alti in tutte le zone, superando nella quasi totalità dei rilevamenti il limite di 40 µg/m3, stabilito dall’Unione Europea e, in alcuni casi, anche ampiamente . Questo significa che respiriamo aria nociva per la nostra salute e per quella del pianeta. Dobbiamo agire subito per ridurre le emissioni e migliorare la qualità dell’aria.

Vi invitiamo a seguire le nostre iniziative e a partecipare alle nostre campagne per un futuro più verde e pulito.
Grazie per la vostra attenzione e alla prossima!

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FORUM QUALE ENERGIA

Organizzato da Legambiente Lombardia, si è svolto ieri, presso l’Auditorium della Fondazione AEM di Milano di piazza Po, dalle 9.30 alle 17.30 il Forum “QUALE ENERGIA- La Lombardia verso la transizione energetica”. Sono stati affrontati temi molto importanti e interessanti relativi alle energie rinnovabili e si è parlato anche di Comunità energetiche. Al termine del Convegno sono stati consegnati attestati di riconoscimento ai Comuni che hanno manifestato concretamente maggiore sensibilità su questo tema.

Tra i Comuni della provincia di Milano ad aver ricevuto questo attestato, oltre a Rho, Cassina de Pecchi, Opera e Cernusco sul Naviglio, c’è stato anche Paderno Dugnano, il cui riconoscimento è stato ritirato dall’Assessore Rossetti.

A questo link è possibile rivedere l’intero evento.